Il Balletto Di Rimini – Centro Coreutico A.S.D.
Storia e Chi siamo
- Direttrice: Roberta Pulito -
Provare a descrivere un’attività che si è iniziata più 30 anni fa e che affonda in una passione durata più di 20 anni di formazione e di studio, appunto appassionato, non è sicuramente facile. Provo a partire dalle esperienze di formazione giovanili, quando cominciai a praticare la danza a 6 anni e che dopo anni di frequenza nelle piccole scuole di danza, cittadine, in un tempo in cui l’insegnamento della danza era impartito da appassionati del settore ma senza una vera e propria professionalità, mi trovai a decidere di fare il salto in una vera e propria accademia di danza, la “Scuola di Balletto Liliana Cosi e Marinel Stefanescu” diretta dalle due celebri ètoile, dove ho studiato per 7 anni sotto la guida di insegnanti di grande esperienza e di formazione accademica, rigida e tecnicamente ineccepibile.
Li ho avuto modo di studiare danza classica, repertorio, danze di carattere, passo a due… anni di grandi sacrifici per stare al passo di una scuola così performativa, selezionata e seria, con grandi talenti come compagni di corso e poche concessioni al tempo libero o ad una vita “normale”, e soprattutto le molte frustrazioni unite a tante speranze, per raggiungere alla fine una grande conquista: il diploma finale di ballerina classica conseguito nel 1990.
Nel frattempo sono arrivate le esperienza di corpo di ballo e di alcuni ruoli principali, nonostante qualche infortunio come spesso capita nella carriera di un danzatore, ma già si stava delineando in me una propensione più spiccata verso l’insegnamento. Sicuramente il merito di aver capito quanto fossi adatta e predisposta, venne proprio dal mio Maestro, Marinel Stefanescu, che aveva già visto in me la attitudine e le potenzialità, affidandomi la direzione e l’insegnamento nella scuola di danza riminese, vivaio per l’accesso poi accademico, che qualche anno prima aveva fondato a Rimini.
Sicuramente diventare un’insegnante sotto la guida dei maestri Cosi e Stefanescu è stato il tirocinio e il training più complicato che io abbia mai dovuto affrontare: nulla era scontato e tutto era ancora da dimostrare, la tecnica e l’arte non si imparano in pochi anni e nemmeno ci si può improvvisare insegnanti in pochi mesi. E prima dei miei allievi, per anni sono stata io ad essere giudicata e formata dai miei direttori, e devo a loro tutto quello che sono ora, avendo avuto la fortuna di confrontarmi costantemente con tali grandi maestri, e il grande dono di avere avuto un grande patrimonio di conoscenze e di materiale didattico dedotto dalla loro grande esperienza.
A distanza di anni ormai mi risuonano ancora ognuna delle loro preziose parole e la sicurezza e serietà che applico nella mia professione la devo solo e sempre a loro, agli anni di studio serio e professionale, alla formazione che solo una grande accademia prima e un palcoscenico poi ti possono dare, e non ho più avuto bisogno di avere altre guide.
La direzione della Scuola Il Balletto di Rimini, dopo quell’inizio illustre, è poi rapidamente passata a me fino ad averne la piena gestione, e per tutti questi anni è rimasta la direzione artistica e didattica dei maestri che prima di persona e poi con i loro eredi artistici, hanno presieduto agli esami di fine anno e alla formazione didattica.
Direi che la mia odierna scuola nasce dalla grande propensione dei maestri Cosi e Stefanescu di divulgare la danza anche a livello amatoriale come strumento di elevazione e di formazione dei giovani, e non solo come obbiettivo professionale.
Da qui deriva che l’approccio metodologico della mia scuola è proprio quello divulgativo, senza infondere ingannevoli speranze, o illudere i giovani allievi, ma coltivare il bello e la ricerca dei propri limiti che soprattutto la danza può comunicare, lo spirito di sacrificio, la ricerca di perfezionarsi e oltrepassare i propri limiti e soprattutto il non accontentarsi di essere mai mediocri, ma di essere sempre la migliore versione di se stessi e migliorarsi sempre, conoscendosi meglio senza mai nascondersi ma mostrandosi onestamente davanti al pubblico come ogni giorno davanti allo specchio della sala danza, sentendosi liberi nel proprio corpo e capaci di sfruttarne tutte le sue straordinarie potenzialità, perchè ogni muscolo, ogni tendine, ogni passo, è mosso da un sentimento e da una emozione profonda, oltre che da uno studio accurato.
E se agli allievi è richiesto tutto ciò, a maggior ragione un insegnante di danza deve essere sempre coerente e serio, dedito al suo lavoro con grande sincerità, e la comunanza di intenti con loro diventa un sodalizio profondo ed un legame indissolubile; possono passare gli anni ma difficilmente un insegnante dimentica un proprio allievo e viceversa!
E anche a distanza di anni tutti loro ti verranno a salutare per dirti quanto l’insegnamento della danza è stato fondante nella loro vita e quanto è stato utile per la loro crescita e formazione personale, avere una insegnante seria, professionale, rigida ma anche e soprattutto competente, vera e appassionata …
Ritengo che una scuola di danza per il territorio di riferimento sia una perla, uno scrigno non tanto di talenti, quanto di giovani formati nel rispetto dei valori e nella ricerca del bello e del vero.
Non è sicuramente facile farsi comprendere da tutti, a pochi è da subito chiara la distinzione fra un passatempo qualunque e ciò che si insegna in una scuola di danza, soprattutto si è ancora restii a dare un valore educativo e anche le istituzioni o la scuola dell’obbligo sono molto ritrosi a dare spazio e fiducia alla frequentazione di un corso di danza.
E spesso questo valore non è chiaro nemmeno ai genitori che iscrivono i figli, a volte nemmeno agli allievi, spesso è, infatti, una scelta affrontata superficialmente e senza comprenderne le reali motivazioni, o potenziali benefici, per poi apprezzarne il grande valore etico ed educativo dopo una frequentazione più assidua.
Purtroppo in Italia l’arte e il balletto in particolare non sono ambiti facili e non hanno sbocchi lavorativi certi, ma sicuramente la valenza educativa e culturale permane e permea la vita da adulti di ogni allievo che abbia portato avanti con assiduità e serietà lo studio della danza, non solo la classica, ma in tutte le sue declinazioni: moderna, contemporanea, hip hop…
Ho tra i miei allievi chi è diventato artista, insegnante, ballerino, attore, fotografo, la maggioranza invece si dedica a tutt’altro che l’ambito artistico, ma soprattutto so che nella maggioranza di loro ci sono persone che sanno apprezzare una pieces teatrale, un concerto, un balletto, una forma d’arte, e in tutti è rimasto presente e sentito il senso del valore culturale e altamente educativo dell’Arte Coreutica.